Il massaggio Shantala ha più di 5000 anni di storia e nasce in India dove questa pratica è sempre stata rispettata e tramandata di generazione in generazione.
Si tratta di una semplice comunicazione tra il bebè e la mamma attraverso lo sguardo, il tatto e la voce. Si basa nei principi della filosofia Ayurveda ritenuta fondamentale per i benefici che può apportare al bambino.
Quali sono i suoi benefici?
Il massaggio Shantala contiene diversi benefici tanto fisici quanto emozionali, oltre a migliorare e sviluppare la relazione tra genitori e figlio, insegna a riconoscere quali sono le necessità del bambino e nello stesso tempo riduce la possibilità di depressione post-parto della madre aumentando la fiducia tra i due.
Per il bebé:
-Stimola i sistemi vitali.
– Sviluppa la coordinazione del movimiento e la mobilità.
-Elimina le difficoltà respiratorie
-Aiuta a risvegliare i sensi e l’intelletto.
-Aiuta a creare la costruzione di sè e la sua identità.
-Si rinforza la relacione emocional e la fiducia tra il bambino e i suoi genitori.
-Migliora il sonno.
-Calma le tensioni.
Come si fa?
E’ una tecnica semplice che può sviluppare qualsiasi persona anche se non ha mai studiato come massaggiatore.
Il bambino deve rimanere completamente spoglio in un ambiente caldo, si utilizzano oli vegetali come l’olio di oliva, di sesamo, mandorle… Si può fare due volte al giorno per una durata di 30 minuti. E’ raccomandabile regalare questa esperienza al bebè a partire dal suo primo mese di vita. La madre deve rimanere seduta al suolo per mantenere il contatto con la terra, il silenzio è fondamentale! Si parla con gli occhi, le mani e “l’essere completo”, il ritmo è vigoroso: non si tratta di una carezza ma nello stesso tempo non deve essere troppo profondo da rischiare di fare male al bambino. Sono movimenti rotatori che vanno in senso orario e si ripetono per tutto il corpo per varie volte.
Petto: si fa un’estensione con le mani stese che vanno dal centro verso le costole.
Braccia: si fa un’avvolgimento del braccio del bimbo con i pollici e le dita (a formare un braccialetto) dalla spalla fino al polso.
Mani: con il pollice si massaggia dal centro fino alle punta delle dita.
Ventre: le mani distese vanno dalla base del petto fino al centro del ventre in maniera simultanea.
Gambe: si impiega la stessa tecnica usata per le braccia.
Piedi: si mettono i pollici sui talloni del piede e si realizza una leggera pressione fino alle dita del piede.
Viso: si massaggia a partire dal centro della fronte andando verso i lati del viso fino a raggiungere il mento.
La parte posteriore: si deve collocare il bimbo a faccia in giù e girargli la testa sul lato sinistro, proseguendo con manovre rotatorie dalla schiena alle gambe.
In conclusione con questa tecnica si ha rivoluzionato la visione di come il neonato riesce a prendere coscienza si sé attraverso il contatto della madre e la connessione che viene a crearsi dal loro forte legame regalando, così al bebè, un benessere integro ed efficace.